Islamic Finance
Il Problema da risolvere è l’inadeguatezza della tecnologia del foglio Excel, ed in generale del foglio di calcolo, nelle analisi Economiche Finanziarie Predittive degli Investimenti e dei Modelli Societari (PEF, Business Plan), utilizzata nelle operazioni di Finanza Islamica, dovuta al livello di approssimazione e di errore e quindi di Attendibilità della Realtà Economica Finanziaria elaborata, che risulta essere, nel migliore dei casi, nell’ordine del 15-20%.
Questo tipo di approssimazione mette in evidenza un problema non solo economico ma anche di responsabilità sociale ed etico per l’Investitore sharia’ compliant e per la collettività, che non può più essere ignorato.
A chi è Rivolto
Ci rivolgiamo alle seguenti tipologie di Investitori:
- Privati
- Investitori Istituzionali
- Fondi non Quotati
- Società e Fondi quotati
- Banche
- Assicurazioni
- Aziende
- Società di Consulenza
Tipologia Asset
Si applica a tutte le tipologie di Asset, mobiliare ed immobiliare.
Finanza Islamica: definizione
La Finanza Islamica nasce negli anni Sessanta e Settanta e si riferisce principalmente a tutta quella sfera economica che include istituzioni bancarie, pratiche, contratti finanziari e transazioni che siano conformi e compatibili ai principi delle fede islamica, e più specificatamente alla legge islamica, ossia la Sharia e al diritto, il fiqh.
Con il termine finanza islamica s’intende, appunto, nel contesto economico, il rispetto delle norme islamiche della Sharia, ossia quell’insieme di regole che sono tratte dal Corano e dalla Sunna, ossia la tradizione profetica, inerenti al mondo economico e contrattuale.
La maggiore differenza fra il sistema classico economico finanziario occidentale e quello islamico Sharia compliant si basa sul concetto di riba, che di fatto è traducibile in termini più economici con interesse. La Sharia, come anche nel Monoteismo abramico, l’Ebraismo e il Cristianesimo, ha sempre considerato “usura”, e quindi peccato, l’interesse, cioè il prestare una quantità̀ di denaro chiedendone in cambio una maggiore.
Si tratta di un principio di economia reale dove il capitale non può avere un valore di per sé, ma solo se impiegato in attività concrete e reali. Dunque, la differenza fondamentale è che nella finanza Sharia compliant non si può considerare l’interesse, ma piuttosto la partecipazione nel concetto di condivisione degli utili: un genere di operazioni che invece il Corano consente.
(Da Borsa Italiana, Il Sole 24 Ore)
I Principi della Finanza Islamica:
- Ribā: Divieto di pagamento degli interessi
- Maysìr: Divieto di Speculazione
- Ghàrar: Presenza di rischio e incertezza che è considerato immorale
- Harām: Divieto di distribuire e produrre alcol, droga, tabacco, armi, carne suina, pornografia e gioco d’azzardo
- Zakat: elemosina, strumento di purificazione.
Giustizia ed equità
La ratio che sottende a questi divieti corrisponde a:
- Rapporto corretto tra i contraenti o le controparti (compartecipazione dei rischi e dei profitti, partecipazione agli utili /rischio d’impresa)
- Circolazione virtuosa della ricchezza: stakeholder (azionisti, clienti, dipendenti, fornitori, la comunità con cui l’organizzazione interagisce)
- Responsabilità sociale d’impresa
- Contrasto alla generazione dell’asimmetria contrattuale, economica, informativa
- Trasparenza dell’attività economica.
Il sottostante tangibile: economia reale
Il denaro o il capitale, come abbiamo detto, non ha un valore in sé, ma solo per la sua utilità d’impiego, dunque se unito a un ben preciso lavoro, a uno sforzo concreto, a un’impresa, a un’attività produttiva.
Ogni transazione si fonda dunque su di un bene tangibile, appoggiato a un bene reale che ne garantisce la tracciabilità.
Gli organismi di controllo Sharia compliant
La vicinanza tra economia e finanza convenzionale e finanza islamica ha fatto si che questa si dovesse attrezzare di istituzioni e profili di supervisione che permettessero l'interazione con il sistema bancario, immobiliare e dei mercati azionari occidentali. Ecco le principali istituzioni:
- L'organo di controllo e di supervisione, lo Sharya Supervisory board è un comitato etico che sovrintende proprio alle attività economiche e finanziarie, spesso all'interno del sistema di governance delle banche
- Nel 1991 nel Bahrein nasce l’AOOIFI Accounting and Auditing Organization for Islamic Institution, con la finalità di definire regole contabili e di governance Sharia compliant.
- IFSB (Islamic Financial Services Boards) ha sostanzialmente gli stessi obiettivi del Comitato di Basilea per il sistema bancario convenzionale
- LMC (Liquidity Management Centre) ha il compito di promuovere la creazione di un mercato interbancario money market, dove gli operatori islamici possano investire la liquidità in surplus
- IIFM (International Islamic Financial Market) ha come scopo la creazione e la standardizzazione di strumenti finanziari negoziabili e trasferibili (quali ad esempio i sukuk) e la promozione del relativo mercato secondario.
L’accesso al credito
Nella finanza e nell’economia islamica l’accesso al credito non si basa su criteri legati alla solvibilità e alle garanzie di rimborso del richiedente, ma sulla valutazione positiva del progetto da finanziare.
Saranno la bontà del progetto, l’affidabilità operativa dell’imprenditore, la chiarezza e la tracciabilità finanziaria, l’investimento in attività reali, tangibili, non speculative o aleatorie a determinarne i criteri di valutazione positiva.
I Criteri in sintesi: efficienza economico-sociale; profittabilità; trasparenza; corretta informazione;
In una parola: economia reale
Finanza Islamica: Tipologia di Operazioni
Le Principali operazioni Bancarie della Finanza Islamica:
Contratti di partecipazione:
- Mudàraba: contratto di partecipazione ai profitti. Nel caso di perdita, queste gravano solo su uno dei due contraenti
- Mushàraka: contratto di partecipazione di profitti e perdite
Contratti non partecipativi:
- Muràbaha: acquisto di un bene da parte, ad es., di una banca e rivendita al cliente a un prezzo maggiorato
- Ijàra: simile al leasing, contratto di locazione di un bene
- Istisna: finanziamento graduale al cliente in base all’aumento della produttività e progressiva diminuzione della proprietà della banca
- Salam: pagamento anticipato e beni resi successivamente
Le Principali operazioni Finanziarie della Finanza Islamica:
Le principali operazioni finanziarie della Finanza Islamica sono:
- Sukuk: sostanzialmente l’obbligazione Islamica. Quest’operazione è simile ad una operazione di cartolarizzazione. Viene infatti creato un veicolo (special purpose vehicle, Spv) dotato di propria soggettività giuridica e di norma domiciliato in un paese con regime fiscale favorevole. Al Spv vengono conferiti dall’originator dell’operazione gli asset a fronte dei quali emetterà dei certificati (sukuk notes) che verranno sottoscritti dagli investitori. I sukuk si dividono sostanzialmente in due categorie:
- Asset-based sukuk, vale a dire titoli che hanno un sottostante che genera un rendimento predeterminato,
- Equity-based sukuk nei quali invece il rendimento è basato sulla logica Profit loss sharing.
- Azioni Sharia compliant: con divieto di investire in società che siano direttamente o indirettamente coinvolte nelle attività di: banca convenzionale, assicurazione e riassicurazione convenzionale; produzione e vendita di bevande alcoliche; allevamento e lavorazione di carne suina; traffico d’armi; produzione e vendita di tabacco; gestione casinò, night club, hotel; pornografia.
Sintesi degli aspetti etici
Collegare le azioni economiche a un sistema di valori.
Concepire l’uomo nella sua integralità e non solo come homo œconomicus.
Finanza ed economia concepiti nella prospettiva valoriale significano:
- economia reale
- transazione di fiducia
- circolazione della ricchezza
Finanza Islamica: in Italia
FINANZA ISLAMICA IN ITALIA: Un Elevato POTENZIALE da cogliere
In Italia purtroppo la finanza Islamica è rimasta molto indietro rispetto a paesi come UK in cui si è da subito affermata come una finanza da affiancare a quella convenzionale, tra l’altro non solo per investitori musulmani.
Con la Proposta di Legge del 2 maggio 2017 dal titolo “Disposizioni concernenti il trattamento fiscale delle operazioni di finanza islamica” si è tentato di incentivare il riesame della questione.
Nella Finanza Islamica, non essendoci più il concetto d’interesse, il finanziatore diventa sostanzialmente un equity investor del finanziato, condividendone i profitti e le perdite e per questo l’approccio diventa simile al Private Equity in cui diventa importante andare a valutare l’asset sul quale occorre strutturare l’operazione.
Pertanto, la valutazione della convenienza a investire su un asset diventa in molti casi una simulazione su foglio di calcolo, in cui si vanno a considerare gli aspetti economici, gli aspetti finanziari (variabili economiche nel tempo) e gli aspetti di sistema (sistema fiscale, inflazione, valutazione dei rischi, ecc.).
Possibili sviluppi della finanza islamica
Dal rapporto Consob l'Italia è quasi totalmente chiusa al settore della finanza islamica sempre più in crescita e che oggi vale circa 2000 miliardi di dollari concentrati soprattutto su Iran, Arabia Saudita, Malesia, Emirati Arabi e Kuwait.
I vantaggi economici di un loro utilizzo sarebbero invece immediati per la maggior liquidità del sistema e per la partecipazione al capitale delle aziende.
Investire in fondi e aziende Sharia compliant? i requisiti richiesti sono:
-
Qualitativi (interdetti i settori: carne suina, alcol, tabacco, armi, pornografia)
-
Quantitativi (livello d’indebitamento / attivi e i passivi portatori di interessi / il livello di credito e di liquidità).
Tipologia di operazioni trattate:
In questo contesto le operazioni che andremo a trattare sono:
- Certificazione di una Società Sharia compliant al fine di aprire il proprio azionariato a investitori islamici
- Valutazione e gestione di operazioni di Private Equity, secondo i principi della Sharia, per essere compliant per investitori islamici e quindi allargare le proprie Opportunità di business
- Valutazione e verifica rispetto a parametri del Dow Jones Islamic Market.
Quali strumenti informatici vanno utilizzati?
Ma quali sono gli strumenti informatici utilizzati nella Finanza Islamica?
The tool adopted for the analysis and verification of sustainability and profitability of an investment has been the spreadsheet for about 30 years, with all its conceptual limitations, which make it unreliable for such complex and systemic analyses as the evaluation of an investment according to Sharia principles. We will see in detail the reasons why.
I Limiti della Tecnologia dei Fogli Excel
Il Foglio Excel è ancora uno strumento adeguato a un’Analisi Predittiva Attendibile nelle operazioni di “Finanza Islamica” in una moderna Economia?
Qual è l’Attendibilità del Business Plan realizzato con il foglio Excel, su quale l’investitore deve decidere investimenti di centinaia, migliaia, milioni di euro?
Purtroppo, la risposta non è positiva, perché l’Attendibilità media di qualsiasi Business Plan, realizzato con la tecnologia dei fogli Excel, indipendentemente dalla bravura dell’analista che lo ha realizzato, è mediamente del 15-20%!
Vediamo le ragioni, scoprendo che, oltre alla mancanza di Attendibilità, esiste anche una mancanza di Opportunità e di Profittabilità per gli investimenti gestiti con i Business Plan fatti con l’Excel.
Andiamo a esaminarli nel dettaglio.
Mancanza di Attendibilità
L’Attendibilità media di operazioni di finanza islamica realizzate con la tecnologia dei fogli Excel, indipendentemente dalla competenza dell’analista che lo elabora, è stata misurata su un gran numero di BP elaborati ed è risultata nell’ordine medio del 15-20%.
Un’approssimazione dell’ordine del 20%, nel migliore dei cas, significa che ogni risultato ottenuto ha un’Attendibilità del 20% o, in altre parole, ha un margine di errore pari al suo complemento, cioè l'80%. Questo comporta, ad esempio, che un valore di Flusso di cassa di 1.000.000€, calcolato con questa modalità, oscilla da un valore di 1.000.000+/- 800.000, cioè da 200.000€ a 1.800.000€.
Questo tipo di approssimazione mette in evidenza un problema di Attendibilità del risultato dell’operazione di finanza islamica, ma ancora di più di precarietà, per prendere le decisioni corrette.
Vediamo le ragioni strutturali dell’inadeguatezza del Foglio di Excel per la limitatezza di opportunità che può offrire nella gestione delle diverse operazioni di “Finanza Islamica”:
Analisi su base Annua:
dei Business Plan sviluppati, è una delle cause più eclatanti a base dell’inattendibilità, per questi motivi:
Una cassa sempre positiva su base annua può, infatti, risultare negativa per la maggior parte dei mesi con necessità di avere la copertura, utilizzando una linea bancaria o un aumento di capitale. I valori di VAN ottenuti sono pertanto inattendibili.
An annual-based cash flow prevents visualization of tax payments, dividends in specific months, preventing evidence of critical liquidity issues, which become essential to obtain preventive financial coverage.
Mancanza di un approccio Sistemico:
dovuta all’incapacità della tecnologia dei fogli Excel di prendere in considerazione tutte le variabili insite in un determinato contesto quali, ad esempio:
Le aliquote IVA associate a ogni variabile che entra nel modello
I gg di pagamento/incasso
The different tax rates
Le variabili di rischio, non prese nella dovuta considerazione, che invece per la finanza islamica è fondamentale valutare.
Problema della Gestione dell’IVA:
è nella maggior parte dei Business Plan gestita in modo errato o insufficiente, per l’incapacità della tecnologia di Excel di tenerne conto.
Un caso eclatante fu quello in cui, in un BP relativo all’acquisizione di quote di partecipazione fatto da un fondo di investimento, l’IVA fu considerata una partita di giro contabile, ma non finanziaria. Ovviamente, l’investitore si trovò in seria difficoltà
In molti casi di BP analizzati abbiamo rilevato solo la compensazione verticale dell’IVA, ma non quella orizzontale, costringendo gli Investitori a tempi lunghi di rimborso dell’IVA a credito, con conseguente sofferenza finanziaria
Problema della mancanza di certificazione degli algoritmi utilizzati:
dovuta alla mancanza del riferimento alle fonti che ne dichiarano la correttezza, che costituisce un elemento importante che ogni investitore dovrebbe richiedere. Si richiede la certificazione del vino, dell’olio, ma non dei BP che decidono l’analisi di investimenti di milioni di euro.
In una Due Diligence fu richiesto quali fossero gli algoritmi utilizzati e da chi fossero stati certificati. Emerse che venivano utilizzati algoritmi diversi per la stessa funzione e inoltre, alla domanda su quali fossero le fonti, la risposta fu: l’esperienza del soggetto che aveva redatto il Business Plan. Ovviamente il Deal saltò.
Problema dell’errore collegato alla complessità:
dovuto al fatto che più si rende completo il modello del BP sul foglio Excel, più aumenta la probabilità dell’errore (di formula, di cella non collegata, di calcolo, ecc.) rendendo inattendibili i risultati.
Due noti professori al MIT redassero il piano triennale delle Opere da fare per un importante Dipartimento del Governo. Purtroppo, uno studente universitario del MIT, dopo qualche mese, sconfessò il BP/PEF per avere trovato un errore di calcolo, banale, ma tale da rendere inattendibile le elaborazioni ottenute, inoltre con grave danno d’immagine del Governo e dei due esimi professori.
Pertanto, il “Foglio Excel”, per realizzare i Business Plan per le Operazioni di “Finanza Islamica”, è il primo rischio, valutato nell’ordine medio dell’80-85%.
Per ulteriori approfondimenti è possibile andare al capitolo “Piattaforma”
Mancanza di Opportunità
La possibilità di gestire in modo flessibile le diverse casistiche di operazioni di Finanza Islamica, quali certificazione di una Società Sharia compliant, valutazione e gestione di operazioni di Private Equity, secondo i principi della Sharia, risulta molto ridotta con un BP sviluppato con la tecnologia dei fogli Excel, proprio perché questa tecnologia non permette di sviluppare modelli che possono simulare in modo esauriente e certificato i diversi aspetti economici finanziari della realtà.
Infatti, riprodurre le diverse assunzioni su foglio Excel, significa ogni volta personalizzare il modello con conseguente perdita di tempo, rendendo di fatto l’operatività impossibile.
Tuttavia, non gestirli significa non essere in grado di tradurre le idee dell’imprenditore in dati economici finanziari Attendibili per trovare la migliore soluzione.
Cosa significa per l’investitore questo limite? Significa fargli perdere Opportunità di affari che possono andare da qualche migliaia di euro a milioni di euro.
Vediamo le ragioni strutturali dell’inadeguatezza del Foglio di Excel per la limitatezza di Opportunità che può offrire nella stesura di un Business Plan:
Difficolta/Impossibilità a scomporre un Business Model nelle sue Business Unit
dovuta alla complessità che si indurrebbe nel modello Excel per gestirle. La Business Unit infatti rappresenta l’unità minima di analisi con i suoi investimenti, costi e ricavi operativi, utile per scomporre il modello societario nelle sue divisioni operative, al fine di permettere all’investitore di decidere le priorità negli investimenti, su quali business unit concentrare l’attenzione e operare.
Un’operazione di Private di circa 7 milioni di euro, elaborata con la tecnologia del foglio Excel, si rivelò sovra quotata nella determinazione delle fonti di investimento, dovuta all’incapacità di gestire autofinanziament, che si sarebbe ottenuto con la scomposizione in Business Unit.
Difficoltà/Impossibilità di analizzare un Modello di Business nei suoi diversi scenari
in base alle diverse assunzioni, dovendo mettere mano alle formule con dispendio di tempo e aumento della possibilità di errori.
Citiamo il caso di un progetto di Venture Capital, elaborato, su foglio di calcolo, in cui gli scenari calcolati non corrispondevano alla realtà economica/finanziaria che poi emerse, con grave problema per l’investitore.
Difficoltà di esaminare Operazioni Complesse
che, con la tecnologia dei fogli Excel, diventerebbero cosi approssimate da diventare inattendibili.
Non fu possibile fare su Excel una complessa operazione di acquisizione di una società che implicava la scomposizione delle società nelle sue divisioni, l’analisi degli investimenti, la riduzione dei costi, l’analisi dei ricavi, la ristrutturazione del debito e l’analisi di tre possibili Piani Industriali, il rispetto dei parametri della Finanza Islamica, ma fu possibile esaminarla con successo con “Finance Atena”.
Difficoltà alla delega
dovuta al fatto che nei BP realizzati con i fogli di calcolo i dati sono cablati con le formule e pertanto le mani sul Piano Economico Finanziario le può mettere solo chi lo ha redatto con tutti i limiti immaginabili e non potendo attivare nessuna delega ad altri uffici.
Nei processi di acquisizione il tempo è fondamentale e pertanto avere possibilità di delega di caricamento dei dati nel modello di analisi diventa importante.
Mancanza di Profittabilità
Un’operazione finanziaria di Finanza Islamica, elaborata con il foglio di calcolo, oltre che avere un’Attendibilità del 15%-20% e quindi non significativa per analizzare seriamente un’operazione finanziaria di centinaia/milioni di euro, di grande impatto sull’investitore, presenta questa problematica ricorrente:
Sovrastima delle Fonti a copertura degli Investimenti (Equity, Linee bancarie, finanziamento soci)
dovuti alla tecnologia di Excel, perché non permette un’ottimizzazione finanziaria dei flussi di cassa consentita invece dalla scomposizione del Modello Societario nelle Business Unit, dalla gestione dei flussi su base mensile e dalla gestione dell’autofinanziamento, troppo complesso da riprodurre con la tecnologia di Excel. Questo fa sì che un investitore sprechi capitale utile che potrebbe utilizzare in altre iniziative e inoltre riduce la Profittabilità del progetto, diminuendo il VAN dell’azionista.
Per questo problema un’acquisizione di una partecipazione fu sovrastimata in 3Mnl di euro in più, calcolando un VAN Azionista non attendibile.
La sostenibilità è sempre critica
perché non tiene conto di tutte le variabili finanziarie in gioco. Le motivazioni di questi risultati sono dovute principalmente al fatto che un’analisi economica finanziaria predittiva è un’analisi molto complessa ed è inadeguato cercare di tradurla su un foglio di Excel per i limiti strutturali dello stesso, per la problematica posta in essere.
La sostenibilità su base annua nella maggior parte dei casi è critica perchè non tiene conto dei flussi di cassa su base mese creando delle Attendibilità non reali e, ingorando le coperure necessarie, comporta una sottostima del debito.
Redditività disattese:
dovute alla tecnologia di Excel che porta facilmente a calcolare valori di VAN e di TIR. Infatti, il problema non è ottenere questi valori che si ottengono molto semplicemente utilizzando le funzioni di Excel, il problema è a monte, da quali flussi di cassa sono stati ottenuti. Proprio per questo i valori ottenuti non rispondono mai alla realtà, costituendo un problema per tutti, primo tra tutti per l’investitore.
La Reddittività è sempre sovrastimata rispetto alla realtà dei fatti, deludendo sempre le aspettative dell’Investitore che pronuncia la fatidica frase alla fine dell’operazione: “credevo di guadagnarci di più, oppure, non mi tornano i conti, ecc.
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